L’influenza del barocco nell’arte
Il periodo barocco, tra il 1600 ed il 1750, si è caratterizzato per i numerosi cambiamenti nel campo della letteratura e dell’arte. Il nome “barocco” deriva, molto probabilmente, dalla fusione del termine di origine medievale “baroco”, usato per indicare un ragionamento artificioso ed eccentrico, e del portoghese “barroco” (o lo spagnolo “barueco”), assegnato ad una perla dalla forma irregolare. In realtà tale termine si è diffuso solo una volta terminato il periodo barocco, ed era volto soprattutto a sottolineare l’amore degli artisti del periodo per la bizzarria.
Il periodo barocco: le origini del cambiamento e caratteristiche
A dare origine al cambiamento è stato il movimento precedente, noto come Manierismo, che ha fatto nascere in molti artisti il desiderio di riavvicinarsi al classicismo.
I paesi nei quali il periodo barocco ha esercitato un’influenza maggiore sono stati l’Italia e la Spagna. Se tra gli scultori si ricorda Alessandro Algardi, i pittori più noti sono stati Guido Reni, Francesco Albani, Domenichino e, soprattutto, Caravaggio.
Le caratteristiche principali del barocco sono, nella pittura, i forti contrasti tra luci ed ombre, volti ad accrescere l’effetto drammatico delle scene. Non manca, sia nei quadri che nelle sculture, un’idea di proiezione verso lo spazio circostante. Tale effetto è reso possibile da una particolare attenzione nei confronti della prospettiva e dei volumi.
Il naturalismo nella sua massima espressione: Caravaggio
Altra componente essenziale è la tendenza naturalistica, che porta a ritrarre figure umane non solo ben caratterizzate dal punto di vista fisico, ma anche delineate a livello psicologico. È Caravaggio a fungere da guida ad una serie di artisti barocchi orientati al naturalismo. Caravaggio adotta uno stile espressivo personale e drammatico, che regala ai protagonisti delle sue opere delle pose autentiche. A caratterizzare molti dei quadri del Caravaggio è anche la presenza di frutta, anch’essa ritratta con veridicità.