Vendita dipinti antichi anche per case moderne

Dipinti per arredare la tua casa

Gli oggetti e i mobili antichi costituiscono degli ottimi elementi di arredo, perché sanno valorizzare e rendere unico e speciale qualsiasi ambiente in cui vengono collocati.

Ecco perché i dipinti antichi vengono utilizzati sempre di più anche per arredare case moderne!

I dipinti antichi sono infatti in grado di aggiungere un tocco artistico e originale alle case, e sono capaci di renderle differenti rispetto alle altre.

Accostare elementi antichi con altri più moderni rappresenta una tendenza ormai piuttosto in voga, soprattutto perché offre la possibilità di creare combinazioni personali e di conseguenza uniche.

Vendita dipinti antichi: come utilizzarli

Solitamente quando si decide di arredare la propria casa con dipinti antichi, occorre anche avere le idee chiare sulla stanza in cui si decide di posizionarli. Solitamente nelle camere da letto si preferisce per esempio collocare dei dipinti di paesaggi rilassanti oppure per chi ama l’arte religiosa, immagini della sacra famiglia.

I ritratti, invece, di solito vengono collocati maggiormente nei saloni o negli ingressi. Le sale da pranzo rappresentano le stanze più versatili, in quanto si prestano facilmente per la collocazione di diversi dipinti.

Quanto si acquista un quadro antico, occorre tenere conto del fatto che senza dubbio si porrà come un elemento di spicco all’interno della stanza, ecco perché il suo posizionamento e l’abbinamento col resto degli altri mobili dovranno essere decisi con criterio.

Varianti dipinti antichi

Se anche tu stai cercando un dipinto antico, ricorda che sul sito http://shop.antichitalapieve.it/ potrai scegliere tra numerose alternative. Il sito si occupa infatti della vendita dipinti antichi e potrai scegliere ad esempio tra quadri come: Educazione della Vergine, di Giuseppe Antonio Petrini, oppure la Coppia di dipinti, Fuga in Egitto/Martirio di San Pietro da Verona, di Antonio Francesco Peruzzini. Questi sono solo alcuni esempi, scegli quello che più si adatta alle tue esigenze.

L’autentificazione di opere e oggetti d’epoca

Oggetti d’epoca: l’importanza dell’autentificazione

Richiedere l’autentificazione di opere e oggetti d’epoca presenti in una casa non è un’operazione facile e può comportare un ingente dispendio di energie. D’altra parte arrivare ad autenticare degli oggetti d’epoca, specialmente per dei collezionisti, significa portare a termine un passaggio fondamentale da mettere in atto al momento dell’acquisto. Il ricorso a questa pratica ripara da  possibili truffe e certifica l’opera aumentandone il valore. Se poi si desiderasse vendere i propri oggetti d’epoca, la presenza di un certificato di autentificazione rende molto più agevole  l’operazione.

Modalità di autentificazione

L’autentificazione e l’attribuzione di opere d’arte e oggetti d’epoca può seguire modalità differenti, anche  a seconda che l’opera appartenga a un autore defunto o a uno ancora in vita. Questo problema riguarda soprattutto quanti hanno acquistato opere nel corso anni Sessanta, quando ancora non era entrata in vigore la legge che richiede al venditore di certificare l’autenticità di quanto vende. In alcuni casi, anche dopo il 1971, data di emanazione della legge, l’autentificazione si limita, nel caso di artisti viventi, a una semplice etichetta in cui l’autore si assume la paternità del lavoro. Purtroppo questa modalità, così come quella che delega l’autentificazione delle opere ai parenti dell’artista, non è riconosciuta né dai galleristi né dalle case d’Asta. Occorre invece essere in possesso di certificati rilasciati da autenticatori di riferimento.

Autentica di archiviazione

Molto spesso il mercato richiede, oltre all’attestazione di autenticità, anche l’autentica di archiviazione. Il procedimento consente  all’Archivio di inserire opere e oggetti d’epoca realizzate da un artista, all’interno di un catalogo generale che raccoglie l’insieme delle opere autentiche attribuite a quell’autore. Se l’artista è ancora in vita si può invece procedere alla raccolta delle opere in un catalogo ragionato, solitamente creato dall’autore stesso, e che prevede l’archiviazione di una selezione di opere.

Statue bronzo antiche: soggetti e caratteristiche

Le caratteristiche delle statue bronzo antiche

Le statue bronzo antiche sono sculture di piccola e media grandezza, solitamente raffiguranti soggetti umani e animati. Esse raffigurano corpi di donne, uomini e bambini, intenti a svolgere qualcosa e quindi rappresentano l’immagine del soggetto in “movimento”. Si tratta di sculture celebrative per lo più per interni, di grande eleganza e forte impatto visivo. La lucentezza del bronzo esalta la sinuosità delle forme donando un bellissimo effetto luce-ombra rintracciabile sopratutto tra i piccoli intagli della statua; il risultato è una scultura che appare molto realistica e, per certi versi espressiva.  

Quante varianti

Oltre al classico soggetto umano singolo, si può optare per una scultura che propone la combinazione di più soggetti proposti con elementi naturali, animali o surreali. Ogni statua contiene in sé un significato ed un’ espressività intrinseca; sta al gusto personale dell’acquirente scegliere di optare per una scultura più o meno “toccante”. Spesso i soggetti, animali e umani, poggiano su una base che può essere ugualmente in bronzo o in marmo e a volte, sopratutto per i mezzi busti, un’etichetta in basso descrive l’opera o ne riporta il titolo o il nome del soggetto raffigurato.

Perché sceglierle

Cosi come accade un po’ per tutti gli oggetti di antiquariato, essi hanno la funzione di impreziosire uno spazio, di donare un tocco di eleganza e magnificenza, a volte anche di prestigio ad un ambiente poiché essi esigono un momento di raccoglimento da parte del visitatore, dell’ospite, del proprietario, che si ferma ad osservarli. Le statue in bronzo di media grandezza possono essere posizionate vicino alle scalinate, tra un piano e l’altro qualora si abbia a disposizione molto spazio o anche negli angoli per dare loro un po’ di protezione.  Le statue di piccola misura vanno posizionate al centro di cassettiere, tavoli, e altre strutture in camera da letto, atri, salotti, uffici e camere relax.

Modenantiquaria: pezzi d’antiquariato per tutti i gusti

ModenAntiquaria 2017 – XXXI edizione

ModenAntiquaria, la più longeva e visitata fiera annuale di pezzi d’antiquariato, giunta alla sua XXXI edizione, andrà in scena dall’11 al 19 febbraio negli spazi di Modena Fiere.

Questa edizione, che farà registrare numeri da record superando i 30.000 visitatori, ha il preciso obiettivo di posizionare la storica manifestazione nel panorama internazionale delle fiere di antiquariato d’eccellenza.

Gli organizzatori di ModenAntiquaria hanno deciso di puntare all’eccellenza nella scelta delle gallerie ospiti, dei contenuti e degli allestimenti che saranno di altissimo livello.

ModenAntiquaria vuole diventare il punto di riferimento per tutti gli appassionati, i professionisti del settore e sopratutto per chi ama l’eccellenza, offrendo contenuti diversificati e oltre cento espositori che nei giorni dell’evento esporranno il meglio delle loro collezioni di alto antiquariato.

Pezzi d’Antiquariato d’eccellenza

La XXXI edizione di ModenAntiquaria si caratterizza per la qualità dei pezzi di antiquariato in esposizione proposti dagli oltre cento espositori. Potrete trovare busti in terracotta di fattura rinascimentale, creazioni in legno, pizzi e ricami d’epoca e opere di indiscusso valore artistico e culturale. Opere per tutti i gusti, il cui filo conduttore sarà la bellezza e l’eccellenza.

In questo contesto di eccellenza non potevano mancare le opere di Antichità La Pieve che presenterà, tra le altre, una Coppia di busti virili in marmo del XVI secolo e un’opera olio su tela di Viviano Codazzi (1603-1670) autenticata.

Visitare ModenAntiquaria

L’esposizione è situata all’interno del quartiere fieristico ModenaFiere in via Virgilio 70 a Modena e raggiungibile facilmente in auto dall’uscita autostradale di Modena Nord e con i bus, il n.9, che la collegano alla città di Modena.

ModenAntiquaria è aperta dall’11 al 19 febbraio 2017: lunedì, martedì e mercoledì con orario continuato dalle 15.00 alle 20.00; mentre da giovedì a domenica orario continuato 10.30-20.00.

Ingresso a pagamento: biglietto intero 15€, ridotto 12€.

Antichità La Pieve vi aspetta allo stand 4 de I Carracci di ModenAntiquaria e al n.31 di Petra, spazio dedicato agli arredi da giardino.

Quali sono gli oggetti di antiquariato più ricercati?

Oggetti di antiquariato per collezionismo

Molti fra gli oggetti di antiquariato più ricercati rientrano nel campo del collezionismo. Si inizia quasi per gioco, magari portando a casa un vaso o una cornice, per poi restare affascinati dalla bellezza di questi pezzi e decidere di volerne possedere il maggior numero possibile. La scelta è varia e soggettiva: può essere concentrata sulle produzioni risalenti a una certa epoca, a un singolo paese di provenienza o a un autore preferito oppure essere riferita al tipo di oggetto in sé e allargarsi su una grande varietà di pezzi. Indispensabile, comunque, che i vari oggetti di antiquariato siano accompagnati da un certificato di autentificazione da parte di un perito.

I dipinti

I dipinti rientrano con forza fra gli oggetti di antiquariato maggiormente richiesti. La loro capacità di riempire ogni ambiente con la loro presenza e l’ottima possibilità di investimento sicuro che rappresentano ne fanno un vero oggetto di culto per gli appassionati del settore. La pienezza romantica dei dipinti dell’800, quella austera degli autori del ‘600 o il minimalismo del ‘900 regalano sempre unicità a questi oggetti di antiquariato.  La scelta fra diversi stili o soggetti dipende, ovviamente, dal gusto personale o dall’ambiente e dall’arredo in cui collocare i quadri. Resta invece certo che arricchire la propria casa con un dipinto antico è una decisione che non delude mai.

Mobili e soprammobili

Solitamente chi ama l’antiquariato lo apprezza in tutte le sue diverse espressioni e non può fare a meno di riempire la propria abitazione con la bellezza e lo stile che questi oggetti sanno trasmettere. Cassapanche, armadi, madie, ma anche piccoli soprammobili come vasi o minuscole sculture a soggetto sacro o profano sono in grado di modificare l’atmosfera di ogni ambiente, rendendolo ricercato, elegante, ma sempre di classe e mai volgare.

Statue greche antiche: l’oggettività della bellezza

Evoluzione dell’eleganza nelle statue greche antiche

La bellezza è importante, affina il gusto e riempie la vita. Lo sapevano bene gli antichi greci che la coltivavano in tutte le sue forme e che ci hanno lasciato testimonianze eccellenti, in particolar modo nel campo della scultura.  Le statue greche antiche, partendo dalle prime forme abbozzate e piuttosto innaturali dei kùros, si sono evolute in modo spettacolare, tendendo costantemente verso la ricerca della perfezione e dei canoni universali di bellezza ed eleganza. Gli esempi certo non mancano e capolavori di fama mondiale quali la Nike di Samotracia o la Venere di Milo, supportano ampiamente questa tesi.

Opere senza tempo

Le statue greche antiche, forti della loro bellezza e della loro indiscutibile eleganza, hanno attraversato il tempo e la storia mantenendo intatte queste loro caratteristiche. In queste opere la pietra sembra subire una trasformazione, cedere la sua freddezza e lasciare spazio alla morbidezza e al calore della carne, all’impalpabilità di un tessuto o alla setosità di una chioma al vento. Divinità dallo sguardo altero e distaccato dalle vicende umane, fanciulle trepidanti d’amore o satiri irriverenti ancora oggi arrivano a noi in tutta la loro potenza estetica e spirituale.

Etica ed estetica

Seguendo i canoni ellenici della bellezza perfetta, nelle statue greche antiche etica ed estetica si fondono in un tutt’uno e i diversi soggetti rappresentati, dai personaggi mitologici fino alla gente comune, superano le caratteristiche individuali, tendendo all’idealizzazione e a un’universalità del bello. Per questo le sculture non si ispiravano mai a un unico modello ma gli artisti, alla ricerca della perfezione, si rifacevano a varie figure, assemblando  fra loro  le parti migliori di ognuna di queste. Ancora oggi queste opere sono in grado di trasmettere all’ambiente che le ospita tutta la loro clamorosa potenza scenica.

Approfondimento sui vasi antichi

Perché scegliere un vaso

Un vaso rappresenta un oggetto di arredamento di grande valore. Posizionati a terra, all’interno di una nicchia o sopra ad un mobile, arricchiscono l’ambiente conferendo un tocco di eleganza e di calore allo spazio. Più è antico il vaso, più è significativo; nei suoi colori, nella sua forma, nei suoi intagli e nei suoi disegni, raffigura un tempo e una famiglia. Chiunque può optare anche per un singolo oggetto di arredamento di antiquariato e lo può fare scegliendo un oggetto poco invasivo, che si adatta anche agli arredamenti più moderni e in questo mostra la sua grandezza: un vaso antico.

Il valore dei vasi antichi

Il valore di un vaso antico, aldilà della sua valenza storica e artistica, è deducibile da alcune osservazioni sullo stato del vaso; la presenza o meno di crepe, di sfregi, di scolorimenti o di vuoti di colore. Il valore di un vaso aumenta in riferimento alla sua datazione. E’ pur vero che più indietro si va nel tempo, più si incorre il rischio di trovare vasi non perfetti ma ciò non toglie che essi siano ugualmente di grande valore. Un ulteriore punto a favore della preziosità del vaso riguarda, così come accade per il diamante, la sua rarità: più il vaso è raro, più esso sarà di valore.

Tipi e caratteristiche

Vediamo nel dettaglio in quali materiali, forme e colori possono proporsi i vasi antichi. Il materiale caratterizza di per sé un vaso sia per il suo utilizzo sia per la sua visione estetica: la terracotta propone vasi per scopi di utilità più che per decorazione di ambienti, il gres e  la porcellana propongono vasi già di una certa rilevanza stilistica e ancor più lo fanno nello specifico la ceramica e la porcellana cinese e la ceramica giapponese, identificativi nel loro stile.

Italian Fine Art Bergamo: dipinti d’epoca e molto altro

Tutto pronto per Italian Fine Art Bergamo

Italian Fine Art, giunta alla sua seconda edizione, è un esclusivo appuntamento di carattere internazionale con la bellezza e l’eccellenza dell’arte italiana e andrà in scena dal 14 al 22 gennaio 2017 presso la Fiera di Bergamo.

Italian Fine Art, o IFA, è una grande mostra-mercato internazionale che raccoglie oltre 120 espositori selezionati tra le migliori gallerie d’antiquariato d’Italia.

IFA è un evento dedicato agli amanti dell’Arte Italiana e offre una proposta espositiva di grande qualità e rigore: tutti gli espositori, infatti, seguono i rigidi criteri di partecipazione dettati dagli standard internazionali del settore, garantendo eccellenza e bellezza a tutti i visitatori e agli investitori interessati.

In mostra dipinti d’epoca e altri pezzi d’antiquariato

L’offerta espositiva di Italian Fine Art è di classe e molto diversificata e punta a valorizzare il patrimonio locale. Il protagonista assoluto sarà l’antiquariato italiano in tutte le sue forme: ci sarà spazio per il textile, arredi e dipinti d’epoca dell’Ottocento e del Novecento, gioielleria antica e tanto altro, con opere che partiranno dal valore stimato di diecimila euro fino ad arrivare al milione.

In questo contesto di eccellenza e bellezza si situa anche Antichità La Pieve, già presente alla prima edizione, che da più di quarant’anni si dedica con passione e dedizione alla ricerca e allo studio delle opere di antiquariato più preziose.

Visitare Italian Fine Art a Bergamo

IFA è situata all’intero del polo fieristico di Bergamo facilmente raggiungibile in auto, uscendo al casello di Bergamo o Seriate sull’A14, o con i bus, ben collegati al centro della città e ai principali punti di interesse della zona limitrofa.

L’esposizione è aperta con orario continuato dalle 10 alle 19 il sabato e la domenica, mentre nei giorni feriali l’ingresso è dalle 15 alle 20.

Il biglietto giornaliero costa 10€ intero e 8€ ridotto (over65), l’ingresso è gratuito per gli under16.

Italian Fine Art è un appuntamento imperdibile con la grande vetrina dell’Arte Italiana e Antichità La Pieve è  lieta e orgogliosa di farne parte.

Oggetti antichi rari al Museo Nazionale Romano di Palazzo Altemps

Uno spunto interessante per chi visita Roma

Se siete a Roma e amate la sua storia, vi consigliamo di dedicare un po’ del vostro tempo a Palazzo Altemps. Situato nel cuore della Città Eterna, nel Rione Ponte, questo palazzo, costruito nel Quattrocento e recentemente restaurato a cura del Ministero dei Beni Culturali, rappresenta un interessante  esempio di architettura rinascimentale. Tra le particolarità di Palazzo Altemps, la presenza di un teatro privato, dove ai nostri giorni vengono allestite mostre temporanee, e della chiesa dedicata a Sant’Aniceto.

Una piccola miniera di oggetti antichi rari

Palazzo Altemps però non è solo un mirabile edificio in stile cinquecentesco, dato che al suo interno ospita una delle quattro sezioni del Museo Nazionale Romano. In questa sede espositiva è raccolta una notevole quantità di oggetti antichi rari e marmi classici, tra cui quelli appartenenti alla nota collezione Boncompagni Ludovisi, che in origine decoravano viali e giardini di questo splendido palazzo, oltre a quelli di epoca greca e romana che facevano parte della collezione raccolta dal cardinale Marco Sittico Altemps. Di grande interesse anche le opere appartenenti alla collezione Mattei, alla collezione del Drago e alla collezione Brancaccio.

Classicità, ma anche un po’ d’Egitto

Il Museo Nazionale Romano di Palazzo Altemps ospita, nell’ala riservata all’appartamento di Gabriele D’Annunzio, anche quattro sale dedicate all’antico Egitto. Qui potrete ammirare antichi e rari oggetti provenienti da luoghi sacri aperti al pubblico dell’antica Roma ma anche da residenze private, tra cui quelli relativi al culto di Iside, una sfinge acefala di granito nero di età tolemaica o le rappresentazioni di dei e sacerdoti.

Ricordiamo infine che il biglietto d’ingresso a Palazzo Altemps (al costo di 7 euro intero, 3,50 euro ridotto) vale 3 giorni e consente l’accesso anche alle altre tre sezioni del Museo: la Crypta Balbi, Palazzo Massimo e le Terme di Diocleziano.