Santa Maria Antiqua, apertura al pubblico dopo 30 anni
Buone, anzi ottime notizie, per gli appassionati di antiquariato e arte antica: Santa Maria Antiqua, luogo di culto dedicato alla Madonna risalente al VI secolo, nonché il più antico monumento cristiano del Foro Romano, rimarrà aperto al pubblico fino all’11 settembre, per la prima volta dopo 30 anni.
Un patrimonio pittorico e architettonico unico
Si tratta quindi di un’ottima occasione per visionare l’antico patrimonio pittorico della basilica, scoperta alle pendici del Palatino nel 20° secolo, e che ad oggi è considerata come un reperto più unico che raro. L’iconoclastia che si sviluppò nei secoli passati, infatti, non ha permesso a molte opere pittoriche risalenti all’epoca romana e al mondo greco bizantino di giungere fino ai giorni nostri, e non è quindi una consuetudine poter ammirare immagini sacre appartenenti a tali epoche.
Realizzata nel VI secolo, in origine faceva parte di un gruppo di edifici domizianei del Foro Romano; dopo un periodo di abbandono, nel 17° secolo sulle sue rovine venne edificata la chiesa di Santa Maria Liberatrice, che venne però abbattuta alla fine del 19° secolo proprio per far posto all’edificio originario.
Il restauro di Santa Maria Antiqua cominciò negli anni 80, con la conseguente chiusura al pubblico. Il progetto prevedeva sia un complesso intervento architettonico, sia il restauro delle opere pittoriche contenute, che valgono come preziosissima testimonianza degli sviluppi dell’arte altomedievale e bizantina. Ma è anche l’edificio in sé, ovviamente, a destare l’interesse di studiosi e appassionati, trattandosi un uno dei maggiori esempi dell’adattamento di un edificio pagano preesistente.
Mostra: Santa Maria Antiqua. Tra Roma e Bisanzio
Con la riapertura al pubblico, il 17 marzo 2016, è stata inaugurata anche la mostra “Santa Maria Antiqua. Tra Roma e Bisanzio” (la prenotazione è obbligatoria), che illustra l’importante ruolo che ha avuto l’edificio – insieme ai suoi dipinti – nell’area del Foro Romano. Promossa dalla Soprintendenza Speciale per il Colosseo, la mostra si presenta come uno degli eventi imperdibili di questa stagione espositiva.
